MANUTENZIONE CAPPE DA LABORATORIO

Le cappe d’aspirazione da laboratorio sono considerate lo strumento principale
per la protezione sia dai rischi di incendio e d’esplosione causati da reazioni
chimiche incontrollate, sia dal rischio legato alla tossicità delle sostanze chimiche
utilizzate

L’efficienza di aspirazione di una cappa chimica si esprime attraverso il
valore di velocità del flusso d’aria indotto dalla differenza di pressione generata
e riscontrato sul frontale dell’apparato stesso, espressa in metri al secondo.
Tale parametro è determinante per il tipo di operazioni da effettuare e per le
sostanze manipolabili nella cappa stessa: più la sostanza è tossica più è
importante che la velocità di rimozione sia elevata e ciò si può esprimere anche
dicendo che più è basso il TLV di una sostanza più alta deve essere la velocità di aspirazione.
Le cappe con velocità frontale inferiore a 0,20 m/s devono essere revisionate o
dismesse.
L’orientamento ormai comune per l’utilizzo di cancerogeni o di sostanze di elevata
tossicità non è più quello di utilizzare velocità di aspirazioni elevate ma cappe a
contenimento totale (“glove-box”).
L’impiego di cancerogeni e/o mutageni va effettuato, comunque, in cappe
dedicate esclusivamente a tali agenti.

Mitsa, forma constantemente il proprio personale  e si dota delle strumentazioni più idonee certificate  e tarate secondo le normative vigenti, al fine del rilascio della certificazione di corretto funzionamento dell’apparecchio analizzato.

I principali controlli e attività consistono in:

  • Sostituzione filtro Hepa;
  • Sostituzione filtro molecolare;
  • Aggiornamento etichetta di bordo;
  • Test velocità frontale (face velocity test);
  • Verifica strumentale dei filetti di fumo (smoke test);
  • Verifica sicurezza elettrica a norma CEI;
  • Rilascio certificato idoneità.